Mostra fotografica collettiva a cura dei soci ACAF, Associazione Catanese Amatori Fotografia.
Apertura il 3 Maggio 2010, ore 9.30
L’ACAF va in mostra!!!!da lunedi 3 Maggio presso le Biblioteche riunite civica e Ursino recupero i soci ACAF esporranno la mostra
” CATANIA IN BIANCO E NERO”. Le splendide chiese, la gente, le strade, i monumenti, angoli nascosti della nostra splendida città, rappresentate dai soci in una mostra ricca ed emozionante presso uno dei luoghi più prestigiosi di Catania.
« Le Biblioteche Riunite “Civica e Antonio Ursino Recupero” rappresentano a Catania un punto di riferimento per tutte quelle persone, studenti o visitatori, che amano il “sapere” » ; così parla la direttrice Rita Angela Carbonaro a proposito della biblioteca.La Biblioteca presenta dei caratteri che la rendono unica in tutto il mondo : primo tra tutti il suo patrimonio librario, come La Bibbia miniata di Pietro Cavallini, l’Officium Beatae Mariae Virginia o l’Erbario Liberato. Inoltre, è sede di manifestazioni culturali di notevole importanza, e tanti sono i personaggi illustri che sono passati da lì : la principessa della Thailandia, premi Nobel, ambasciatori, artisti, letterati, scienziati.
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lunedì-venerdì: ore 9-13 sabato ore 9-11 Monastero dei Benedettini di Catania, via Biblioteca, 13
Approfondimenti
A proposito di “Catania in B/N” – Mostra fotografica ACAF presso la Biblioteca Civica “Ursino Recupero” di Catania
Noi fotografi, innocenti fondatori di città.
Tra i compiti che ci assegnarono nei nostri primi anni di scuola ci fu quello di disegnare la città dove abitavamo.
Sul bianco foglio di carta, per molto tempo, cercammo dei segni che potessero farci uscire dall’imbarazzante mancanza d’idee che l’insegnante ci faceva constatare.
Invero, era stato facile disegnare un albero, una nuvola, la traccia di un fiume o di un sentiero; ed era bastato poco a mettere insieme questi pochi elementi per rappresentare un paesaggio vagamente familiare.
Il disegno della nostra città, invece, sconvolse il pacato “abc” di linee e colori di cui disponevamo, pretendendo logiche e metodologie per le quali non eravamo stati educati.
Sperimentammo, allora, qualcosa di cui, fotograficamente, avremmo avuto conferma da adulti: per disegnare una città, per immaginarla e rappresentarla, occorreva preliminarmente conoscere chi l’abitava, chi l’aveva già costruita e chi, ahimè, poteva distruggerla. Ed, ancor più, occorreva sapere dove, in quella città, saremmo stati noi.
Il bambino di allora, che si sforzava di mettere ordine tra prospettive poco scientifiche ed altrettante poco meditate proporzioni, per sua e nostra fortuna, aveva cominciato a domandarsi quali persone avrebbero percorso il viale che stava tracciando, quante di loro sarebbero andate in automobile lungo il litorale, chi avrebbe provato piacere ad entrare in un giardino o ad accostarsi ad una fontana. Sulla linea dell’orizzonte, intanto, aveva messo i grattacieli, magari tra le nubi ed i colori del tramonto, e sulla linea dell’orizzonte della sua vita già poneva il senso delle nuove domande “sulla natura e sul destino delle città”. Ed a quella città, alla quale aveva confidato l’esperienza dei suoi giorni, andava chiedendo cosa significasse esserne cittadino.
Quel bambino è cresciuto, ed è rimasto legato a quei disegni ed a quei pensieri che tanto ne avevano stimolato le capacità creative ed oggi vuole essere riconosciuto come “innocente” fondatore di città.
Avverte questa necessità perché si è accorto che nella terra dove vive altri, prima di lui, hanno avvertito la tragica necessità di dare immagine alla storia ed al mistero dell’intimità delle cose che lo hanno visto crescere. Altri, e prima, hanno, infatti, edificato e progettato, rispettando una proporzionata e luminosa relazione per le esigenze vitali della sua umanità. Altri hanno verificato, giorno dopo giorno, con l’obiettivo fotografico, la possibile penetrazione nel misterioso rapporto che lega ogni uomo alla storia ed al destino della propria città.
Quest’uomo, e questa donna, ormai consapevoli dalla visione attenta e contemplativa dell’opera di altri uomini, cominciano a capire di essere un frammento meraviglioso di una storia ancor più grande dentro la quale immergersi con spirito di riconoscenza ancor quando un tremore della terra o la follia, magari di un ex compagno di banco, distrugge tutto in un sol colpo.
E’ un’umanità nuova quella che guarda e penetra nella conoscenza della città per comprenderne i felici legami. Quei legami che sono fatti non solo di pietre ma anche di segni, di proporzioni, di ombre, d’assenze e di presenze; che non possono essere conosciuti e percepiti una volta e per sempre ma che devono essere presi con noi, in consonanza, in compassione, perché ormai siamo consapevoli che in questa città ci i stiamo specchiando.
Della città, quest’uomo e questa donna saranno gli amanti più appassionati e più traditi. Di questa loro relazione parleranno i letterati, i poeti, gli architetti, i viaggiatori ed i fotografi. La storia stessa della fotografia sarà in gran parte una storia dell’ambiente di quest’l’uomo e di questa donna, del riconoscimento della loro posizione nell’universo, misura della loro creaturalità e misura della loro grandezza.
Misteriosamente quest’esperienza affiorerà in ogni città del mondo laddove la fotografia renderà visibile l’invisibilità in cui le città sono tentate di immergersi cosicché apparirà, a volte, il sofferto stare dentro la città, l’esserne cacciati, o non riconosciuti come parte di essa, fuori della grazia delle strade e dei palazzi, portati fuori nelle periferie in cui fa fatica ad emergere una bellezza nuova
“Ascolto il tuo cuore, città (Milano)”, scriveva Savinio, esprimendo l’intensità che può raggiungere la nostra relazione con la città.
E così queste immagini fotografiche capaci di ascoltare il battito ed il fremito, profondo e nascosto, che rivela la presenza di un cuore e di un anima della città dove si è vissuti, della quale siamo stati innamorati. Città dove abbiamo intercettato, restituendoli, attimi infiniti di poesia, dialoghi silenziosi di profonda umanità, segnati nel colore della pietra come nelle rime delle superfici e dei volumi, cercati e fotografati per esprimere un’immagine dentro la quale riconoscersi in comunione. Città della quale conosciamo il dolore, la sofferenza, la cicatrice e dove abbiamo fotografato il ricordo che si faceva rammarico ma anche la memoria che diventava speranza.
In bianco nero, qui ne riconosciamo il volto e lo rappresentiamo per rivederlo riscattato, per accettarlo con riconoscenza.
Insieme, i fotografi ACAF, interpretano la loro città e, insieme, guidano gli sguardi alla visione delle città abitate dalla nostra umanità, dove l’uomo, la donna pretendono di vivere e difendere la vita perché “nulla riposa della vita come la vita”.
Pippo Pappalardo
ELENCO PARTECIPANTI ALLA MOSTRA
Anaclerio Pasquale Scorcio della Chiesa di Sant’Agata alla Fornace, Piazza Stesicoro.
Barbera Francesco Panchina con l’ albero, Villa Pacini detta “villa dei varagghi”.
Boccaccini Pippo Festa di Sant’Agata, archi della Marina, Via Dusmet.
Bonaccorsi Brunella Particolare di una statua, Catania.
Bottaro Salvo Castello Ursino – Fossato, Piazza Federico di Svevia.
Cantarella Sebastiano Archi della marina, Via Dusmet.
Canuti Salvo Atlante, un artista di strada, Piazza Università.
Castorina Antonella Fiera caratteristica della città detta “Fera o’ luni”, Piazza Carlo Alberto.
Castoro Licia Cortile storico nel centro della città, Via Grotte Bianche, traversa di Via Umberto.
Cavalli Salvatore Particolare del cimitero monumentale, Cimitero di Catania.
Coco Marinella Scorcio di architettura, quartiere Librino.
D’Arrigo Daniela Antica Pasticceria Savia, Via Etnea.
Di bella Nicola Autobus turistico, Piazza Stesicoro.
Di Fiore Pino Pescatori, Porto storico di Catania.
Di Guardo Cosimo Particolare del monumento a Vincenzo Bellini, Piazza Stesicoro.
Fernandez Rossella Edicola, Corso Sicilia.
Giovannetti Romina Anziani, Piazza Stesicoro.
Indelicato Mary Particolare di una statua del Duomo, Piazza Duomo.
La Rocca Licio Scorcio di palazzi, quartiere Librino.
La Spina Elena Particolare pavimentazione, Piazza Teatro Massimo.
Leanza Aurora Porta Garibaldi, detta “U Futtinu, Via Garibaldi – Piazza Palestro.
Lombardo Riccardo La Salita di Via San Giuliano.
Magnano Enzo Particolare pavimentazione , Villa Bellini.
Malangone Donato Morte dell’agente Raciti, ricordo durante la festa di Sant’Agata 2007.
Marletta Agata Particolare Statua, Piazza Papa Giovanni XXIII.
Martena Malfa Maurizio Nuovo aeroporto Fontanarossa.
Maugeri Maurizio Anziani che giocano a carte, giardino Pacini.
Mugavero Nuccio Porto Storico di Catania.
Musso Daniele Ombra dell’elefante, emblema della città, Piazza Duomo.
Pantano Massimo Anziano che legge, Villa Bellini.
Pappalardo Giovanna Particolare di Villa Cerami, attuale sede della Facoltà di Giurisprudenza.
Polizzotto Elisa Chioschetto, Piazza Borsa.
Pulvirenti Lucia Particolare pavimentazione con inciso lo stemma della città, Piazza Duomo.
Ragusa Salvo Particolare capitello barocco. Monastero dei Benedettini, attuale sede della Facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue e Culture Straniere.
Renzi Enrico Porto di Catania.
Sallemi Salvo Graffiti artistici su vagone, Stazione FCE Borgo.
Sammartano Carlo Fontana dell’Amenano, Piazza Duomo.
Zappalà Desirè Particolare pavimentazione, Palazzo Centrale, Piazza Università.
A.C.A.F. – Chi siamo
Il 27 Marzo del 1986 alcuni amatori della fotografia spinti da questa passione fondarono l’A.C.A.F.
Associazione Catanese Amatori della Fotografia .Il gruppo si è subito distinto per una grande vivacità ed un’ interpretazione dell’arte fotografica aperta al dialogo e al confronto, in riconoscimento per l’impegno profuso nel divulgare l’arte fotografica riceve l’onoreficenze dalla FIAF e dall’ANAF. .In questi 24 anni di attività ci siamo dedicati anche al sociale con incontri di vario genere: numerose sono state le manifestazioni organizzate, con presenze di pubblico numerosissimo. Ultima in ordine di tempo, la 14° Rassegna di audiovisivi Fotografici svoltasi allo Sheraton Hotel , l’8 dicembre scorso, con l’assegnazione del 7° premio Foto arte Sicilia, che quest’anno abbiamo avuto l’onore e il piacere di consegnare al famoso fotografo Siciliano Melo Minnella. Nelle altre 6 edizioni del premio fotoArte Sicilia sono stati premiati : Giuseppe Leone, Carmelo Bongiorno, Enzo Sellerio, Carmelo Nicosia ;Ferdinando Scianna;Letizzia Battaglia;
Abbiamo organizzato 4 concorsi Nazionali presso la camera di Commercio e 5 concorsi nazionali inseriti nella settimana dedicata alla Fotografia all’interno della rassegna “Terrazza in Via Crociferi” con altrettanto edizioni della rassegna per diaporami, tre concorsi internazionali ON line con tema “I DIRITTI DELL’UOMO”in quanto l’A.C.A.F. da tempo si occupa di divulgare con l’utilizzo del mezzo fotografico le tematiche dei diritti umani, e dato il momento storico cui stiamo assistendo di valori civili che si perdono, ci sembra un’ importante e doveroso impegno.
L’ultima iniziativa in ordine di tempo , è stato il recentissimo concorso organizzato insieme all’assessorato alla cultura di Catania sul tema della Festa di SAgata, il 2° concorso che ha permesso di vedere la festa attraverso gli occhi dei numerosissimi cittadini che hanno voluto aderire all’iniziativa, inviando quasi 500 foto.
L’A.C.A.F. che in questi anni ha saputo valorizzare l’attività di tanti soci alcuni dei quali diventati anche dei professionisti risulta tra le associazioni fotografiche più attive e sicuramente di prestigio, la sede di via Pola il martedì sera è diventata meta di presenze altamente qualificate durante l’attività sociale.
Il gruppo unito ancora da un clima di profonda amicizia e produttiva collaborazione è composto dal presidente storico Cosimo Di Guardo,
Sul nostro sito http://www.acaf.it/ si possono trovare tutte le notizie riguardanti le attività e i programmi dell’associazione, nonché una ricca galleria fotografica di tutti soci e degli utenti del sito.
Altresì ci preme sottolineare la totale attività non commerciale e senza scopo di lucro dell’associazione, costituita da volontariato,gli aiuti economici per realizzare tutte le nostre attività arrivano da privati amici e concittadini, rarissimamente da enti pubblici (scelta fatta per non avere vincoli) alla sola pretesa di avere in cambio delle manifestazioni “vere” e di interesse sociale.l’associazione si pregia di avere come soci onorari il critico fotografico avv.Pippo Pappalardo ,Il grande maestro Giuseppe Leone, il noto fotografo Carmelo Bongiorno e Il preside dell’accademia di belle arti di Catania Carmelo Nicosia.
Il motto da sempre che ci contraddistingue è: ” chi ama la fotografia è il benvenuto all’a.c.a.f.
Approfondimenti
Contatti
Catania, Biblioteche Riunite Civica e A. Ursino Recupero,
Via Biblioteca 13, Monastero dei Benedettini.
e-mail: info@bibliotecheriunitecivicaeursinorecupero-catania.it; tel 095316883
Orari
9.00 – 13.00 da lunedì a venerdì
9.00 – 11.30 sabato